martedì 26 ottobre 2010

Il passato è il tempo che non ritorna più


Vivere nel passato significa essere morti



Rimpianti, rimorsi, sensi di colpa tante, troppe cose ci legano al passato.


Se avessi detto quella cosa, se non avessi fatto, se fossi stato...

Spesso guardiamo indietro nel tempo e vediamo i nostri fallimenti, i nostri traguardi non raggiunti, le cose che volevamo e non abbiamo avuto e ci disperiamo.

Quell'amore che non tornerà più, quell'occasione di lavoro persa, quelle parole dette in un momento di rabbia che hanno ferito le persone che più amavamo. 

Vorremmo piegare il tempo, fare un salto nel passato e agire diversamente per cambiare quel futuro che oggi è il nostro presente.

Inutile dire che la cosa è impossibile.

Eppure non riusciamo a liberarci di quel passato.

Il passato che ritorna


Torna, torna sempre! Nei nostri pensieri, nei nostri sogni. Qualche volta ci sembra veramente di rivivere quei giorni, di sentire quelle emozioni, ascoltare di nuovo la voce di quelle persone che non ci sono più.
E' solo un'illusione.Il passato non esiste.
Non esiste la macchina del tempo, non si possono portare indietro le lancette degli orologi!

Qual è allora il rimedio?


Accettare che il passato non si possa cambiare e vivere intensamente le emozioni del presente.

Malinconia, tristeza, dolore si mescoleranno come sempre a gioia, felicità e serenità.

Non credo ci si possa liberare del passato soprattutto quando il legame con esso è forte. 

Il mio passato mi tormenta. Il mio presente è una prigione di dolore e di tristezza e sono qui oggi a raccontarlo pigiando i tasti di un computer.

Il cuore è pesante di un passato che mi ha distrutto e tolto la gioia di vivere.

Non ho soluzioni magiche, anzi più leggo, più mi istruisco sulle pene dell'animo più ne esco sconvolto e addolorato.

L'unica consolazione è portare come un pesante bagaglio il peso del passato. Fermarsi quando esso diventa insopportabile. Riprendere fiato e proseguire il cammino della vita.


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